Depressione: impara ad aiutare chi ami

Scritto da Dr.ssa Ilaria Beltrami.

Una delle cose che aggrava maggiormente la condizione della persona depressa è l'assenza di comprensione da parte delle persone che le sono vicine. Il fatto di non poter condividere i propri stati d'animo...

con nessuno, il fatto di vedere minimizzati i propri problemi e di ottenere più spesso un giudizio rispetto ad un aiuto e ad un conforto, fa sentire soli e incompresi.

E la persona che soffre di depressione non ha bisogno di rinforzare questo sentimento di solitudine e inadeguatezza poiché ci pensa già da sola a focalizzare la sua attenzione sugli aspetti negativi delle cose ed in particolare sui propri difetti. La depressione comporta, tra i vari sintomi, un diminuito interesse e piacere nel fare le cose, una stanchezza fisica e mentale che rallenta e preclude spesso molte attività, ed innesca un circolo vizioso di bassa autostima, senso di colpa, solitudine interiore e ritiro sociale. Dal punto di vista di un familiare o di un amico, non è semplice stare accanto ad una persona cara che soffre di depressione. Questa malattia porta una DISTORSIONE in negativo nella percezione della realtà circostante, e questo avviene in modo più o meno marcato, a seconda della gravità dell'episodio in corso; perciò è difficile, con tutto l'amore che si può provare per la persona malata, farle sentire di condividere e comprendere la sua visione delle cose. Talvolta, però, è importante dirlo, è proprio nel tentativo di aiutare la persona cara che si commettono gli errori più gravi: Spronarla a fare le cose o cercare di convincerla che esagera nel suo pessimismo, spesso hanno l'effetto di far sentire la persona inadeguata e sola. Vediamo COSA FARE: per prima cosa ACCETTATE il fatto che non sarete voi a poterla salvare. La depressione è una malattia e come tale va curata. Vediamo qualche consiglio utile per relazionarsi con una persona cara depressa: 1) invece di spronarla a fare cose, INVITALA a partecipare insieme a te a qualche attività piacevole (è un modo per lei di avere elementi da condividere con te e le farà sentire che per te la sua presenza è importante) 2) quando inizia a lamentarsi, non negare o svalutare la sua argomentazione ed il suo vissuto ma prova a CONDIVIDERE CON LEI I TUOI MALUMORI e preoccupazioni (sebbene sarà sempre meno grave del suo vissuto, le avrai trasmesso la sensazione che anche tu sei una persona vulnerabile e ancor più importante, le attribuisci un gran valore dal momento che la scegli come confidente) 3) quando la tristezza è tanto forte da essere paralizzante e la sua visione del mondo si tinge del nero più cupo prova ad esprimerle con gentilezza e affetto che comprendi quanto stia soffrendo, che ti dispiace vedere che sta male e prova a RICORDARLE CHE QUELLO CHE LA FA SOFFRIRE IN PARTE E' CAUSATO DA UNA MALATTIA CHE ALTERA IN NEGATIVO LA SUA PERCEZIONE DELLE COSE. Detto con amorevolezza, la persona cara avrà modo di fermarsi un istante a sostare in questo pensiero, prendendo così una piccola distanza emotiva dal proprio dolore, senza però dubitare di sé e della propria capacità di valutazione e di critica. 4)E' importante e doveroso ricordare che essere depressi vuol dire essere malati e che essere malati non significa avere diritto a tutto. Pertanto, anche per il bene della persona cara, ogni tanto, dopo aver RICONOSCIUTO e AVVALORATO la sua situazione e aver offerto affetto e comprensione, PONI DEI LIMITI. Il rispetto deve essere reciproco, sempre. Uno dei compiti più stressanti che una persona può trovarsi di fronte nella vita è proprio quello di dover assistere e interagire con una persona cara depressa o generalmente malata. Spesso è proprio il caregiver in questione a necessitare di un supporto, di un aiuto, di uno spazio in cui portare il SUO vissuto e ricevere conforto e comprensione per il suo disagio. Per sé stesso, e per la persona cara stessa.