Curare le cause e non solo i sintomi: I disturbi somatici

Se vai dal medico, o soltanto da lui, in alcuni casi ti limiti a curare i sintomi e non le cause. Motivo per il quale il disturbo tende a cronicizzare e diviene impossibile liberarsene. Ovviamente quelli che hanno un’origine o una causa psicologica.

Il disagio emotivo che viviamo infatti, quando non viene ascoltato e compreso può tradursi in disturbi di origine somatica.

 In tal senso, rispondere al disturbo in modo “medico” attraverso l’uso di farmaci da banco, ad esempio, anti infiammatori, anti dolorifici, è insufficiente e sbagliato.

I cosiddetti “pazienti a vita” sono spesso pazienti che stanno curando il loro problema in modo inefficace e insufficiente, ostinandosi a rimandare l’appuntamento con la causa del proprio problema e con sé stessi.

Anche il punto del corpo in cui è localizzato il dolore ha un significato e questo è spesso correlato con la causa psicologica che lo ha scatenato.

Vediamo alcuni disturbi frequenti e i significati ad essi correlati:

“Dolore muscolare: rappresenta la difficile capacità di muoverci nella vita. Ci indica quanto siamo flessibili con le nostre esperienze nel lavoro, a casa e con noi stessi.

Mal di testa: limita il processo decisionale. Le emicranie compaiono quando viene presa una decisione, ma non si agisce. Cerca di radicarti e uscire dal pensiero ossessivo.

Dolore al collo: compare nelle persone che vivono uno stato di inflessibilità, rigidità, severità e autodisciplina. Cerca di lasciare andare questa severità: la vita è un gioco, passa del tempo con i bambini e gli animali che sono in grado di ricordarci la bellezza della vita.

Cervicale: chi soffre ripetutamente di questo particolare dolore tende ad essere dominato da un’attività riflessiva esagerata e da una grande ostinazione. Segnali, questi, che rivelano una scarsa cedevolezza nei confronti delle proprie emozioni, del desiderio di lasciarsi andare, di abbandonarsi. Questi tipi di sofferenza si legano frequentemente a un eccessivo dominio del “mondo” della testa (razionale) sugli istinti.

Mal di stomaco: si verifica quando “non hai digerito una situazione” e appunto ti è rimasta sullo stomaco. Lo stomaco è uno degli organi più sensibili e dove si somatizza di più. Molto probabilmente è una situazione in cui sei stato giudicato negativamente o comunque ha a che fare col rapporto emotivo con le altre persone.

Dolore alla parte superiore della schiena: senti la mancanza di supporto emozionale. Forse ti senti solo e che nessuno ti appoggia e ti vuole bene.

Dolore alla parte centrale della schiena (toracica): indica senso di colpa, paure inespresse, emozioni represse, odio e rancore. E’ la chiusura del cuore. Il nostro corpo, sotto l’effetto di una umiliazione, tende a “piegarsi” o meglio a “ripiegarsi” su noi stessi.

Dolore alla parte bassa della schiena (lombare): preoccupazioni economiche e senso di inadeguatezza e incertezza.

Dolore all’osso sacro: stai trascurando una situazione che deve essere sbloccata e risolta. Ha a che vedere con le radici quindi qualcosa di molto basilare e portante nella tua vita materiale.

Dolore al gomito: stai effettuando resistenza ad un cambiamento nella tua vita. Forse è giunto il momento di accettare le variazioni e i cambiamenti.

Dolore al polso: più di altre articolazioni, è coinvolto nei rapporti interpersonali (dare la mano) e denota l’equilibrio tra rigidità e flessibilità.

Dolore alle braccia: stai portando un grosso carico emozionale.

Dolore alle mani: non riusciamo a connetterci con gli altri. Forse, in senso figurato, non stiamo tendendo la mano al prossimo. Cerca di fare nuovi amicizie, ristabilisci le connessioni tra te e gli altri.

Dolore ai fianchi: paura di intraprendere nuovi cammini o immobilità nella propria vita. Può indicare che sei restio ai cambiamenti e al movimento.

Dolore articolare: così come i muscoli, le articolazioni sono flessibili. Apriti a nuovi modi di pensare, nuove lezioni di vita ed esperienze.

Dolore alle ginocchia: possono indicare problemi nelle relazioni con gli altri. Può indicare anche l’impossibilità di adattarsi agli altri. Può esprimere il grande disagio a vivere delle situazioni umilianti: rifiuto di sottomettersi (“incapacità di inginocchiarsi”).

Mal di denti: non ti piace una determinata situazione in cui ti trovi, forse tuo malgrado.

Dolore alle caviglie: non ci concediamo il diritto al piacere. Forse è tempo di essere più tolleranti con se stessi.

Dolore che causa stanchezza: indica noia, resistenza ed apatia. Cerca di aprirti a nuove esperienze.

Dolore ai piedi: indica depressione, paura ad avanzare, mancanza di radicamento e di concretezza.”